Revisione Documento di Piano e Piano delle Regole. Controdeduzioni alle osservazioni del PGT del Comune di Garbagnate Milanese

 Revisione Documento di Piano e Piano delle Regole. Controdeduzioni alle osservazioni del PGT del Comune di Garbagnate Milanese

Informazioni

Tipologia Attività

Attività svolta su incarico del Comune di Garbagnate Milanese

Direttore

Franco Sacchi

Codice Ricerca

CON_15_12

Data

Luglio 2014


L’elaborazione del PGT del Comune di Garbagnate Milanese (approvato il 22 giugno 2014, pubblicato sul BURL serie Avvisi e Concorsi n. 32 del 6/08/2014) è il risultato di un insieme di sinergie di gruppo, all’interno delle quali, in stretta collaborazione con l’Ufficio Tecnico comunale incaricato della predisposizione del Piano dei Servizi, il Centro Studi PIM ha redatto il Documento di Piano e il Piano delle Regole, mentre Poliedra ha seguito la procedura di Valutazione Ambientale Strategica.

Lo scenario futuro che il Piano propone parte dal riconoscimento dei principali elementi di valore già presenti in questo territorio, perseguendo l’obiettivo di uno sviluppo organico e sostenibile, volto a una caratterizzazione dell’offerta funzionale e ambientale. In questo quadro, il piano muove da alcune linee politiche di intervento:

Il verde come risorsa;

Infrastrutture per la mobilità;

“Ricostruire la città costruita”: la trasformazione della città esistente;

Lo sviluppo produttivo e commerciale;

I servizi e le attrezzature collettive.

Oggi, la Città si caratterizza per la presenza di elementi di elevato pregio ambientale, in particolare di valenza sovracomunale: il Parco delle Groane e il Sito di Importanza Comunitaria (SIC) Pineta di Cesate; il canale Villoresi, da cui prenderà avvio la Via d’Acqua di Expo 2015; il PLIS del Lura di cui si propone l’ampliamento. Alla scala vasta, se il Parco delle Groane costituisce la “spalla verde” posta a oriente della città, la proposta di ampliamento del PLIS del Lura andrà e costituire la dorsale verde occidentale. È su queste due “dorsali principali” che si appoggiano tre differenti connessioni trasversali che il Piano mantiene:

la fascia agricola, a ovest di Santa Maria Rossa;

il tracciato del Villoresi con il relativo e articolato sistema di aree verdi che si snodano lungo il suo tracciato;

la fascia non urbanizzata posta all’estremità nord del comune, con vocazione agricola.

Due sono i progetti strategici, con questa finalità:

l’“anello verde-azzurro locale”, che identifica un progetto di “caratterizzazione e valorizzazione” del percorso lungo il Villoresi;

la “greenway”, progetto di riutilizzo del vecchio tracciato ferroviario dismesso che collegava lo stabilimento Alfa Romeo con la stazione FNM, finalizzato alla previsione di un nuovo percorso per la mobilità lenta.

Dal punto di vista infrastrutturale, il Piano recepisce le previsioni a scala vasta, coniugandole con i progetti a scala locale, al fine di valorizzare possibili ricadute positive per l’intera città.

Relativamente alle nuove previsioni insediative del PGT, va precisato che si è tenuto conto della storia recente di questo territorio, che ha registrato, e che in parte registra ancora, la presenza di diversi interventi di nuova edificazione (sia per funzioni residenziali sia per funzioni legate alle attività economiche), rilevanti non solo dal punto di vista dimensionale, ma anche per la programmazione di interventi viabilistici connessi, come per il PE4. A tutto ciò si aggiunge la presenza di un elemento di particolare “delicatezza” per il futuro della città, quale l’area ex Alfa Romeo.

Il Documento di Piano nel suo insieme elabora un progetto complessivo contenuto, anche in rapporto alla dimensione delle previsioni insediative in realizzazione, che nei prossimi anni interesseranno il territorio di Garbagnate Milanese e che sono da ricondurre a scelte urbanistiche vigenti.

Il dimensionamento del DdP pertanto è finalizzato, in primo luogo, a mantenere un’adeguata dotazione di servizi e attrezzature di interesse generale, tenendo in considerazione anche aspetti di natura sovralocale come l’ex Alfa Romeo, la cui trasformazione, per dimensione oggettiva dell’area e per rilevanza territoriale, avrà rilevanti ricadute sul Comune, producendo esternalità oggi di difficile quantificazione.

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