Piano d’Area Abbiatense-Binaschino

 Piano d’Area Abbiatense-Binaschino

Informazioni

Tipologia Attività

Attività svolta su incarico del Comune di Abbiategrasso in qualità di Comune capofila del Tavolo Interistituzionale dell’Abbiatense-Binaschino

Direttore

Franco Sacchi

Gruppo di lavoro

Francesca Boeri [capo progetto], Angelo Armentano, Alma Grieco, Maria Evelina Saracchi [staff PIM], Edoardo Marini, Simona Sala, Romina Terzi [collaboratori esterni] Andrea Aiello, Fabio Arduini [stage]

Codice Ricerca

CON_04_06

Data

Marzo 2009


Nell’ambito del processo di adeguamento del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), ai sensi dell’art. 26 della LR 12/2005, la Provincia di Milano ha sollecitato le comunità locali affinché assumano un ruolo propositivo attraverso la formalizzazione di atti e strumenti finalizzati a definire indicazioni, attese e interessi di valenza sovracomunale.

Accogliendo tale sollecitazione, i Comuni costituenti il Tavolo Interistituzionale del PTCP dell’Abbiatense-Binaschino (Abbiategrasso, Albairate, Besate, Binasco, Bubbiano, Calvignasco, Cassinetta di Lugagnano, Cisliano, Cusago, Gaggiano, Gudo Visconti, Morimondo, Motta Visconti, Noviglio, Ozzero, Rosate, Vermezzo, Vernate, Zelo Surrigone, Zibido San Giacomo) hanno sottoscritto, insieme alla Provincia di Milano, nel novembre 2005, un Accordo di Collaborazione per la redazione di un Piano d’area, chiamato a mettere a sistema processi territoriali, esigenze, aspettative ed acquisire l’adesione partecipata delle comunità locali al fine di gestire in forma coordinata le trasformazioni dell’area.

Il Piano d’Area, soprattutto in questa speciale congiuntura caratterizzata dal simultaneo adeguamento del PTCP e dei piani urbanistici comunali ai requisiti della legge regionale per il governo del territorio, rappresenta un “ponte” in grado di attivare un circuito di reciproco e continuo (ri)-orientamento/alimentazione tra la pianificazione territoriale e tematica di scala vasta e le scelte urbanistiche di rilevanza sovracomunale.

In particolare, il Piano d’Area si propone di divenire quadro di riferimento in grado di:

  • esprimere indirizzi strategici e orientamenti per l’azione condivisi dai Comuni ricadenti all’interno del Tavolo Interistituzionale;
  • definire politiche coordinate e condivise per le scelte di pianificazione territoriale, in grado di disegnare l’assetto futuro del territorio del Sud Est Milano, con particolare riferimento al sistema insediativo, infrastrutturale e dei servizi e delle aree non urbanizzate;
  • favorire l’individuazione e l’attivazione di progetti strategici, di rilevanza sovracomunale, da sviluppare nel medio-breve periodo.

Il processo di costruzione del Piano d’Area si è articolato nelle seguenti fasi di lavoro.

Una prima parte fornisce un quadro sintetico delle caratteristiche e delle trasformazione recenti del territorio considerato, cercando di decodificare le forme e i materiali che lo costituiscono, del sistema ambientale e infrastrutturale, oltre ad un’analisi delle dinamiche economiche, sociali e urbane.

La seconda parte del rapporto affronta una serie temi di natura propriamente macroprogettuale, alcuni già individuati nell’Accordo di collaborazione sottoscritto dalla Provincia di Milano e dai Comuni del Tavolo Interistituzionale, o emersi nelle interviste realizzate.

Alcune delle questioni affrontate sono funzionali alla discussione dell’ambito territoriale considerato e al processo di revisione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (ad esempio quelle relative agli ambiti agricoli e ai poli attrattori); altre, al contrario, hanno una propria autonomia e indipendenza (ad esempio il tema della fruizione del territorio agricolo, della collaborazione intercomunale, della viabilità e il progetto pilota per la realizzazione di un insediamento produttivo consortile).

A conclusione del Piano d’Area si è voluto approfondire il tema dell’impatto economico, occupazionale e turistico che l’Esposizione Universale del 2015 genererà sul sistema economico locale. Di particolare attualità e rilievo risulta essere allora la proposta di una serie di interventi che interessano il sistema degli spazi aperti, il sistema della ricettività e dell’accoglienza, il sistema delle infrastrutture per la mobilità e la valorizzazione del sistema di navigazione dei navigli, che per caratteristiche e potenzialità ambientali e strategiche possano essere inserite a pieno titolo all’interno del sistema di interventi che interesseranno l’intera area metropolitana entro tale data

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