Programma di collaborazione PIM-Provincia di Monza e Brianza (settore Infrastrutture, Interventi Strategici e Mobilita’) per l’anno 2010-2011 per le tematiche inerenti la Mobilità ed il Ttrasporto Pubblico Locale

 Programma di collaborazione PIM-Provincia di Monza e Brianza (settore Infrastrutture, Interventi Strategici e Mobilita’) per l’anno 2010-2011 per le tematiche inerenti la Mobilità ed il Ttrasporto Pubblico Locale

Informazioni

Tipologia Attività

Attività istituzionale a favore della Provincia di Monza e Brianza

Direttore

Franco Sacchi

Gruppo di lavoro

Paola Pozzi (Capo progetto), Mauro Barzizza, Francesca Boeri, Francesca Cella, Piero Nobile, Maria Evelina Saracchi, Alma Grieco, Claudio Paraboni [staff PIM]; Andrea Airoldi, Ilaria Bertilotti, Fabio Casiroli, CITRA srl, Valentina Gambirasio, Luca Sterpi [collaboratori esterni]

Codice Ricerca

IST_02_11

Data

Novembre 2012


Il Programma di collaborazione con il Settore Infrastrutture, Interventi strategici e Mobilità della Provincia di Monza e Brianza ha riguardato il supporto tecnico-scientifico per attività inerenti la mobilità sostenibile e la gestione-programmazione del Trasporto Pubblico Locale (TPL).

Per la mobilità sostenibile l’attività si è sostanziata nella predisposizione del Piano Strategico per la Mobilità Sostenibile e del Piano Strategico provinciale della Mobilità Ciclistica.

Per il Trasporto Pubblico Locale, oltre alla predisposizione del Documento di Indirizzo al Programma Triennale dei Servizi del Trasporto Pubblico Locale 2013-2015, si sono supportati gli uffici competenti nelle attività di monitoraggio inerente la gestione dei contratti di servizio.

Il Piano Strategico per la Mobilità Sostenibile (PSMS) è un documento sviluppato come strumento integrato, a più scale, in grado di agire in un contesto allargato e capace di individuare azioni specifiche finalizzate a contrastare le criticità presenti ed a ricucire i singoli progetti dispersi sul territorio, costruendo scenari di riferimento per le azione e demandando ai piani settoriali gli eventuali approfondimenti analitici e gli aspetti attuativi.

Dopo la ricostruzione del quadro di riferimento per tutte le tematiche che direttamente o indirettamente interagiscono con l’offerta e la domanda di mobilità vengono sviluppate riflessioni sul quadro emerso con individuazione delle criticità prevalenti e definizione di potenzialità ed opportunità di azione.

Le azioni di Piano vengono quindi articolate con riferimento a macro aree che riguardano: la relazione tra infrastrutture di mobilità e sviluppo territoriale [valorizzare il ruolo delle infrastrutture come elemento ordinatore del territorio]; il trasporto pubblico [incentivare il trasferimento modale dell’utenza privata verso il trasporto pubblico]; la mobilità ciclistica [incentivare l’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti di breve raggio]; la mobilità elettrica [favorire la diffusione e l’utilizzo di mezzi ad alimentazione elettrica]; la sicurezza della circolazione [favorire la riduzione dell’incidentalità sulla rete stradale]; la qualità ambientale [favorire la riduzione delle emissioni di CO2 e di PM].

L’approfondimento successivo riguarda la declinazione delle azioni attivabili per ciascuna macroarea con riferimento al ruolo che può essere svolto direttamente dalla Provincia rispetto agli interventi riconducibili ad altri soggetti coinvolgibili.

I temi e gli ambiti di intervento prioritari vengono infine riassunti, nelle tavole di piano, in maniera specifica per la micromobilità e la macromobilità.

Gli ultimi aspetti affrontati sono quelli inerenti la comunicazione e la divulgazione del Piano oltre alla individuazione degli indicatori (in itinere, a regime e di effetto) utili per il monitoraggio dell’efficacia del Piano stesso.

Il Piano Strategico provinciale per la Mobilità Ciclistica (PSMC) costituisce il primo Piano di settore in attuazione degli obiettivi e delle strategie delineate dal PSMS per la mobilità dolce.

I principi fondamentali di riferimento per il Piano sono: la mobilità ciclistica come forma di spostamento complementare al trasporto pubblico, che integri azioni innovative e tradizionali; la mobilità ciclistica come forma di “micromobilità” legata agli spostamenti a corto raggio, sia di tipo pubblico che privato.

Obiettivo primario del Piano è la definizione della rete provinciale dei percorsi ciclabili che ha come riferimenti strategici il potenziamento dell’intermodalità bici-ferro e bici-gomma e la valorizzazione dell’accessibilità ciclabile agli istituti scolastici superiori, alle medie strutture di vendita di scala locale ed ai poli della salute. Accanto al disegno degli itinerari sono stati poi approfonditi altri temi che compongono il sistema della mobilità ciclabile: sistema della sosta per le biciclette; velo stazioni; ciclofficine; bike sharing; shared space.

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