Provincia di Monza e Brianza. A36 Autostrada Pedemontana Lombarda tratta D. Collaborazione alle analisi di traffico degli effetti indotti sulla rete esistente con particolare riferimento a quella secondaria (provinciale e comunale)

 Provincia di Monza e Brianza. A36 Autostrada Pedemontana Lombarda tratta D. Collaborazione alle analisi di traffico degli effetti indotti sulla rete esistente con particolare riferimento a quella secondaria (provinciale e comunale)

Informazioni

Tipologia Attività

Attività istituzionale soggetta a contributo aggiuntivo (artt.2 e 3 dello Statuto) a favore di Provincia di Monza e Brianza

Direttore

Franco Sacchi

Gruppo di lavoro

Mauro Barzizza [capo progetto], Matteo Gambino [staff PIM]

Codice Ricerca

IST_24_22

Data

Luglio 2023


Il quadrante nord-est della Regione Urbana è contraddistinto da un elevato stato di congestione del traffico, dovuto alla sua inadeguatezza geometrico-prestazionale e ai consistenti flussi veicolari circolanti, che determinano ricadute negative, sia in termini di efficienza trasportistica, sia di vivibilità del contesto territoriale circostante. L’attività fornisce dapprima il quadro del comportamento del traffico nella situazione attuale (scenario A) con particolare riferimento alla rete secondaria (statale e provinciale, ecc.), per poi valutare, dal punto di vista trasportistico, gli effetti delle diverse possibili alternative dell’assetto della viabilità primaria (autostradale) in questo quadrante.
Tali valutazioni sono state effettuate testando alcuni scenari futuri, al fine di quantificare i carichi attesi, le
condizioni di deflusso ed il livello di servizio, insieme agli effetti indotti (variazione dei volumi di traffico rispetto allo scenario programmatico) sulla rete viaria esistente, sia di lunga che di breve-media percorrenza (locale/sovracomunale).
L’attività contempla una panoramica/analisi dei carichi di traffico disponibili lungo la rete principale (tangenziale e autostradale) e la restante rete stradale (statali, provinciali, ecc.) e le macro-simulazioni modellistiche relative all’ora di punta del mattino nello scenario attuale (A) e in quelli progettuali al 2030: Programmatico (B), di progetto (C1, C2, C3, C4, C5 e C6).
Gli interventi previsti nello Scenario Programmatico (Scenario B), comprensivi della realizzazione della A36
Autostrada Pedemontana Lombarda nella sua interezza, con la tratta D nella configurazione “lunga” e relative opere connesse, inducono benefici sulla rete stradale nella sua totalità: alleggerimento della situazione di congestione sull’autostrada A4, miglioramento della situazione di congestione sulla rete secondaria (in particolare sulla SP2 e sui ponti di superamento del fiume Adda).
Gli scenari di progetto C1, C2 e C3 analizzati, che si differenziano dallo Scenario Programmatico (Scenario B) per: il diverso tracciato della tratta D della A36 Pedemontana Lombarda – “D Breve” (Scenario C1), per l’assenza della tratta D della A36 (Scenario C2), per l’assenza della tratta D e la presenza del completamento dell’interconnessione A4-A51 (Scenario C3) evidenziano rispetto allo scenario Programmatico (B) un peggioramento della congestione sulla viabilità secondaria e sui ponti di superamento del fiume Adda.
La tratta D nella configurazione “breve” (scenario C1) permette di individuare una più diretta connessione fra la rete primaria di più recente realizzazione (A58 e A35); tuttavia, induce complessivamente sulla rete stradale secondaria non adiacente alla nuova infrastruttura lievi miglioramenti.
Emerge in tutti gli scenari C1, C2, C3 caratterizzati dall’assenza della tratta D lunga e relative opere connesse la necessità di individuare opere connesse finalizzate a contenere le criticità, che si manifestano sulla rete secondaria già nella situazione esistente, con particolare riferimento alla SP2 Monza-Trezzo e al superamento del fiume Adda.
Analizzati gli effetti indotti sulla rete stradale dalla configurazione degli scenari di progetto innanzi descritti, in accordo con la Provincia di Monza e Brianza sono stati individuati altri tre scenari di progetto C4, C5 e C6 caratterizzati (C4 e C5) dalla presenza di opere “complementari” necessarie per soddisfare le esigenze di mobilità del territorio e contenere le principali criticità emerse in assenza della tratta D lunga del Sistema APL (facendo sostanzialmente riferimento ai progetti finora disponibili nel quadrante); e precisamente: la tratta “D lunga”, nella configurazione di strada extraurbana secondaria di tipo C1, il completamento dell’interconnessione A4-A51, la riqualificazione delle spalle a est (OCTRBG03 Dorsale dell’Isola Bergamasca) e ovest (riqualificazione svincolo della SP342dir Carnate-Usmate) e la realizzazione (nello scenario C4) o assenza (nello scenario C5) della tratta “D Breve” della A36 Pedemontana Lombarda.
Nello scenario di progetto C6, infine, si sono analizzati gli effetti della “D Breve” in assenza dello svincolo di Bellusco.
Complessivamente le macro-simulazioni di traffico effettuate, con particolare riferimento alla rete secondaria (statale e provinciale, ecc.), e le valutazioni dal punto di vista trasportistico degli effetti delle diverse possibili alternative dell’assetto della viabilità primaria (autostradale) nel quadrante nord-est della Regione Metropolitana evidenziano i seguenti risultati.

  • I maggiori benefici attesi per la rete secondaria di questo quadrante si registrano con l’attuazione dello Scenario Programmatico (Scenario B), caratterizzato della realizzazione della A36 Autostrada Pedemontana Lombarda nella sua interezza, con la tratta D nella configurazione “lunga” e relative opere connesse, in quanto la configurazione della A36 Pedemontana Lombarda con la tratta D nella configurazione “breve” (Scenario C1) non genera benefici attesi equivalenti sulla rete secondaria, con riferimento in particolare alla SP2 e ai ponti di superamento dell’Adda.
  • Con la realizzazione della tratta C del Sistema Pedemontano (in attesa/assenza della tratta D) è necessaria la realizzazione del completamento dell’interconnessione A4-A51, in quanto le relazioni fra la viabilità primaria A4, A51 e tratta C della A36 non potranno essere garantite dalla viabilità secondaria, in relazione ai calibri stradali, alle intersezioni e ai fronti in affaccio.

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