Replica del Convegno INU90

Informazioni
dal 11 gennaio al 26 gennaio 2022
dalle 17.00 alle19.00
L'evento si svolge on-line
Replica del Convegno INU90 articolata in tre giornate, ciascuna delle quali è dedicata all’analisi della configurazione che il tema generale assume in tre successivi archi temporali. E’ richiesta l’iscrizione alle singole sessioni che si svolgeranno in modalità webinar (link per l’iscrizione disponibile nel programma allegato).
10,11,12 gennaio – DALLA NASCITA DELL’INU FINO AL 1990
LA DENUNCIA DEGLI EFFETTI URBANISTICI DELLA RENDITA URBANA E L’OBIETTIVO POLITICO DELLA SUA SOCIALIZZAZIONE – La prima parte si occupa dell’ampio arco temporale che va dalla costituzione dell’INU (1930), e soprattutto dalla legge 1150 del 1942 fino al 1982, ossia all’indomani della sentenza n. 5 del 1980 che sancì l’illegittimità di alcuni fondamentali contenuti della legge 10 del 1977. Nel corso di questo periodo, caratterizzato dalla ricostruzione postbellica e dalla grande crescita delle città dallo sviluppo economico, l’attenzione degli urbanisti e l’azione dell’INU era focalizzata sui dannosi effetti dell’appropriazione privata della rendita fondiaria urbana e sull’individuazione di misure volte a realizzare un controllo pubblico sull’urbanizzazione dei suoli.
17,18,19 gennaio – DAL 1990 AI PRIMI ANNI 2000
DUE BINARI DEL PERCORSO RIFORMISTA: PEREQUAZIONE URBANISTICA E PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO – La seconda parte è interamente dedicata agli anni ’90, caratterizzati dalla ripresa dell’attenzione da parte del Parlamento sulla riforma urbanistica e sui prezzi di acquisizione dei suoli per pubblica utilità. Nella mutata situazione, l’INU aggiorna la propria posizione politico-culturale, elaborando proposte incidenti sul regime immobiliare attraverso il piano urbanistico e che indurranno molte Regioni a modificare, con proprie leggi, la forma del piano generale ed a innovarne i dispositivi di attuazione.
24,25,26 gennaio – DAI PRIMI ANNI 2000 AL DOMANI
DALLA TRASFORMAZIONE ALLA RIGENERAZIONE URBANA – La terza parte si addentra nelle innovazioni disciplinari e operative che hanno connotato l’evoluzione dell’urbanistica dai primi anni 2000, in concomitanza con la crescente rilevanza riconosciuta al partenariato pubblico privato nella riqualificazione delle parti di città degradate e la sempre più riconosciuta necessità di contrastare il consumo di territorio. La cassetta degli attrezzi dell’urbanista si arricchisce di nuovi strumenti e di nuove tecniche utili per accompagnare l’effettuazione degli investimenti immobiliari indirizzando una quota significativa del valore creato verso il finanziamento della città pubblica.