Complesso Castelletto – Settimo Milanese. Ambito di Trasformazione 7 (area ex Italtel) – Analisi di inquadramento e sviluppo del sistema della mobilità

 Complesso Castelletto – Settimo Milanese. Ambito di Trasformazione 7 (area ex Italtel) – Analisi di inquadramento e sviluppo del sistema della mobilità

Informazioni

Tipologia Attività

Attività svolta su incarico di NABUCCO RE SrL

Direttore

Franco Sacchi

Gruppo di lavoro

Paola Pozzi [capo progetto], Maria Evelina Saracchi [staff PIM]

Codice Ricerca

CON_15_15

Data

Giugno 2016


La proprietà dell’area ubicata nella frazione Castelletto di Settimo Milanese, oggetto dell’ambito di trasformazione denominato nel PGT “AT7” (area ex-Italtel), intende avanzare una proposta di Piano Attuativo (PII), supportata da un’analisi di inquadramento dell’assetto infrastrutturale e del sistema della mobilità (relazionato alle caratteristiche urbanistico-territoriali ed ambientali del contesto circostante), che consenta l’individuazione degli scenari di sviluppo con i quali la proposta d’intervento si dovrà confrontare, ponendo basi favorevoli ad una trasformazione condivisa anche dall’Amministrazione comunale.

A tal fine si è provveduto, in prima battuta, alla disamina dell’assetto delle reti e dei servizi della mobilità (viabilità, trasporto pubblico su ferro e su gomma, ciclabilità) nella situazione esistente ed in quella pianificata e programmata, evidenziando i tempi probabili di attuazione degli interventi, sia alla grande scala, sia per l’ambito direttamente circostante l’area oggetto della trasformazione urbanistica.

Successivamente è stata quantificata la domanda di spostamento indotta dalla realizzazione dell’AT7, con riferimento a tre differenti scenari insediativi (con diverse percentuali di distribuzione della SLP tra settore produttivo, terziario e ricettivo/residenziale temporaneo), a due set di parametri di calcolo dell’indotto (derivanti da differenti fonti bibliografiche) e a due ipotesi di distribuzione modale degli spostamenti tra trasporto privato e trasporto pubblico (in funzione della presenza/vicinanza di linee di trasporto pubblico e del loro livello di servizio). Per valutare l’impatto atteso della trasformazione urbanistica sulle reti di mobilità, sono stati poi ipotizzati i possibili bacini di attrazione/generazione degli spostamenti indotti calcolati per gli scenari di riferimento insediativo. Per fare ciò sono stati analizzati, per gli spostamenti casa-lavoro degli addetti, i dati disponibili della mobilità dei dipendenti di Italtel ed ST di Cornaredo e, per i residenti, i dati di pendolarismo rilevati da Istat nel Censimento della Popolazione 2011.

Sulla base delle analisi e delle valutazioni svolte sono state, infine, delineate le possibili azioni per favorire la sostenibilità trasportistica degli interventi sull’AT7, condizionata dalla possibilità di perseguire una significativa modificazione, rispetto agli standard attuali, nella ripartizione modale degli spostamenti. Esse consistono in:

  • fornire un’offerta di servizio di TPL qualitativamente e quantitativamente elevata tra l’ambito AT7 e la rete di forza del trasporto pubblico, con soluzioni variabili in funzione delle effettive tipologie insediative (es. servizi dedicati organizzati dalle aziende o riorganizzazione delle attuali linee di TPL di collegamento con il sistema dei servizi comunali);
  • attivare azioni di mobility management da parte delle imprese insediate ed insediabili nel comparto (comprese quelle in Cornaredo) per indirizzare gli addetti all’utilizzo del TPL e per favorire il carpooling;
  • potenziare la rete di piste ciclabili per servire la domanda di breve raggio (Settimo Milanese, Cornaredo, quartieri prossimi di Milano, …);
  • valutare la realizzabilità di postazioni di sharing (car e bike).

Un’ulteriore azione da mettere in campo per rispondere alla domanda di spostamento generata dall’attuazione dell’AT7 riguarda la realizzazione di interventi sulle infrastrutture viarie, per garantire alla rete l’adeguata capacità per sopportare i carichi di traffico attesi (comunque di dimensioni significative, anche nell’ipotesi di una consistente quota di spostamenti trasferiti al trasporto pubblico). L’intervento più significativo in tal senso è rappresentato   dalla variante alla SP172, sulla quale concentrare l’impegno di tutti i soggetti coinvolti, al fine di assicurarne la realizzabilità in tempi ragionevoli.

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