Collaborazione tecnico-scientifica alla stesura del Piano Particolareggiato della Mobilità Dolce del Comune di Arese

 Collaborazione tecnico-scientifica alla stesura  del Piano Particolareggiato della Mobilità Dolce  del Comune di Arese

Informazioni

Tipologia Attività

Attività istituzionale soggetta a contributo aggiuntivo a favore di Comune di Arese

Direttore

Franco Sacchi

Gruppo di lavoro

Mauro Barzizza [capo progetto], 
Matteo Gambino, Maria Evelina Saracchi  [staff PIM], Benito Vacca Grieco [stage]

Codice Ricerca

IST_19_17

Data

Giugno 2018


Nell’ambito del Programma di collaborazione (2017-2018) PIM-Comune di Arese (comune socio del Centro Studi PIM) è stata svolta un’attività di supporto tecnico-scientifico alla struttura tecnica comunale finalizzata alla stesura del Piano Particolareggiato (PP) della Mobilità Dolce. Esso è uno strumento di pianificazione di settore (che definisce le caratteristiche degli itinerari ciclopedonali e le priorità d’attuazione), in linea con gli indirizzi e gli obiettivi del PGTU – Piano Generale del Traffico Urbano vigente (approvato con Delibera Commissario Straordinario
n. 92 del 27.04.2012) e del PGT – Piano di Governo del Territorio (approvato con DCC n. 58 del 30.06.2014). Esso è predisposto ai sensi delle “Direttive per la redazione e attuazione dei Piani Urbani del Traffico” (Ministero del Lavori Pubblici, 24.06.1995) e con riferimento alla LR n. 7 del 30.04.2009 “Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica”.

La prima parte del PP della Mobilità Dolce restituisce la fotografia della situazione attuale del sistema della ciclabilità del Comune (rete e spazi di sosta), quale aggiornamento delle informazioni contenute nei vigenti PGT e PGTU, effettuato anche attraverso una specifica campagna di sopralluoghi e lettura della situazione attuale, effettuati dalla Polizia Locale della città di Arese, per rilevare la localizzazione, caratterizzazione e tipologia dei percorsi ciclopedonali e ciclabili esistenti, la localizzazione, quantificazione e tipologia degli spazi di sosta per biciclette e la tipologia di segnaletica verticale presente.

L’analisi della situazione attuale consente di verificare la coerenza dei percorsi esistenti e la relativa indicazione attraverso la segnaletica verticale rispetto alla normativa vigente oltre all’individuazione delle problematiche e delle criticità emergenti per la componente dolce della mobilità.

Nella seconda parte del PP della Mobilità Dolce viene definito il progetto di riorganizzazione funzionale e messa in sicurezza della rete ciclabile e ciclopedonale esistente, individuando gli interventi necessari (differenziati per fasi di attuazione) corrispondenti, a seconda dei casi, ad opere di messa in sicurezza e riqualificazione degli itinerari esistenti, realizzazione di nuovi tratti di completamento della rete, integrazione della segnaletica verticale, riclassificazione del percorso nel rispetto della normativa vigente.

Nello schema di rete complessivo così delineato vengono individuati, in modo particolare, i principali itinerari (di accesso a servizi, funzioni e comuni limitrofi), per i quali prevedere apposita segnaletica stradale finalizzata ad una loro migliore riconoscibilità e comunicazione.

A tal fine, con riferimento al Regolamento viario del vigente PGTU e alla normativa di settore, il PP della Mobilità Dolce è corredato da specifiche schede tecniche, che evidenziano le principali caratteristiche delle diverse tipologie di pista ciclabile/percorso ciclopedonale, di attraversamento pedonale/ciclabile/ciclopedonale e di segnaletica (anche di indirizzamento ed identificazione dei percorsi principali, in questo caso facendo riferimento anche agli indirizzi del PRMC – Piano Regionale della Mobilità Ciclistica della Lombardia).

Completano il PP della Mobilità Dolce tavole cartografiche e un’ ipotesi di pieghevole divulgativo relativi ai principali itinerari ciclabili/ciclopedonali individuati, da mettere a disposizione e distribuire all’utenza (ad esempio presso gli istituti scolastici), al fine di diffonderne la conoscenza e, conseguentemente, favorirne un più diffuso utilizzo.

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