Comune di Baranzate: Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) e relativa Verifica di Assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS)

 Comune di Baranzate: Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) e relativa Verifica di Assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS)

Informazioni

Tipologia Attività

Attività Istituzionale soggetta a contributo aggiuntivo (artt. 2 e 3 dello Statuto) a favore di Comune di Baranzate

Direttore

Franco Sacchi

Gruppo di lavoro

Mauro Barzizza (Attività A), Francesca Boeri (Attività B) [capi progetto], Maria Evelina Saracchi, Matteo Gambino [staff PIM], Sara Bonvissuto, Matteo Manenti [collaboratori esterni]

Codice Ricerca

IST_06_20

Data

Dicembre 2022


Nell’ambito del Programma di collaborazione PIM-Comune di Baranzate (comune socio del Centro Studi PIM) sono state svolte attività di supporto tecnico-scientifico alla struttura comunale finalizzate alla stesura del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) (Attività A) e relativa Verifica di Assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica (Attività B).
II PGTU è uno strumento tecnico-amministrativo di breve periodo, subordinato al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), strumento sovraordinato di Città Metropolitana di Milano e coordinato con gli strumenti urbanistici, finalizzato a conseguire il miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale (per tutte le componenti della mobilità), la riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico, il contenimento dei consumi energetici, nel rispetto dei valori ambientali e fa riferimento alle infrastrutture esistenti e ai progetti in fase di attuazione, rispetto ai quali individuare gli interventi di riorganizzazione dell’offerta e di orientamento della domanda.
Il Codice della Strada (art. 36 del D.lgs. 30 aprile 1992, n. 285), prevede l’obbligo per i comuni con più di 30.000 abitanti ovvero interessati da rilevanti problematiche di circolazione stradale, di dotarsi di un Piano Urbano del Traffico, da elaborare nel rispetto delle “Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico”, emanate dal Ministero dei Lavori Pubblici il 24 giugno 1995.
I contenuti del PUT vengono distinti su tre livelli di progettazione. Il 1° è il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), inteso come piano quadro. Il 2° sono i Piani Particolareggiati, intesi quali progetti per l’attuazione del PGTU (relativi ad ambiti ristretti o a particolari tematiche). Il 3° sono i Piani Esecutivi.
Predisposto il documento di Piano è stato effettuato il percorso di sostenibilità ambientale (Verifica di Assoggettabilità alla VAS) degli interventi contemplati dal PGTU, finalizzato ad accertare l’insussistenza di ricadute negative sulle matrici ambientali, che si è concluso con esito favorevole. Il Piano è’ stato successivamente adottato dalla Giunta Comunale con delibera n. 126 del 22/09/2022 e a seguito della relativa pubblicazione è stata possibile la presentazione di Osservazioni, al Piano stesso, anche da parte di singoli cittadini per poi concludere il suo iter approvativo con l’adozione in via definitiva da parte del Consiglio Comunale.
Il Piano, oltre ad un richiamo alle politiche sovra-comunali in materia di mobilità, comprende la fase analitica e quella propositiva/progettuale (individuata grazie anche ai contributi pervenuti da parte dei cittadini ), le linee di indirizzo e gli obiettivi di Piano, la definizione delle isole ambientali, la classificazione funzionale della rete stradale oltre al regolamento viario (che raccoglie le principali norme da seguire in occasione di interventi di messa in sicurezza/riqualificazione/realizzazione) e la suddivisione per fasi temporali degli interventi di Piano.
La fase propositiva/progettuale propone:

  • la realizzazione di isole ambientali (Zone 30), interne alla maglia viaria comunale, di ambiti a precedenza pedonale e di aree pedonali nei nuclei nevralgici del territorio comunale (nelle vie Manzoni, Aquileia, Trieste, ecc.);
  • la riqualificazione/miglioramento dei percorsi ciclo-pedonali esistenti e l’incremento della rete di tali percorsi, al fine di incentivare sostenere e fornire un maggior grado di sicurezza alla mobilità attiva (pedoni e cicli), sia negli spostamenti interni al territorio comunale sia per quelli extra-comunali in particolare verso il sistema su ferro;
  • l’attivazione di politiche incentivanti finalizzate alla ciclabilità diffusa e a favorire l’intermodalità;
  • la riqualificazione/rigenerazione di intersezioni ed assi (Milano, Sauro, ecc.) con la ridefinizione degli spazi stradali e la differenziazione degli assi afferenti (cfr. classificazione funzionale della rete stradale), al fine di migliorare l’accessibilità di specifici ambiti, eliminare le criticità esistenti, ridurre la velocità dei veicoli, favorire la mobilità attiva e disincentivare il traffico di parassitario di attraversamento.

Articoli correlati